Il genogramma: a che cosa serve

Genogramma

“In determinate circostanze, gli eventi della vita sono
cosi’ difficili, che i genitori decidono silenziarli.

Nella prima generazione, diventano qualcosa di indicibile;
nella seconda generazione, un segreto di famiglia;
nella terza si trasformano in un impensabile genealogico,
cioè che non si può nemmeno pensare. (Anne Anceline Shutzemberger)

Il genogrammaè una forma di rappresentazione grafica dell’albero genealogico, registra informazioni di una famiglia e loro relazioni nel corso di almeno tre generazioni per mettere in luce una rapida visione dei complessi pattern familiari. Abbracciando quattro prospettive, il genogramma chiarisce gli aspetti fondamentali della nostra storia familiare:

strutturali: rappresentazione dei ruoli istituzionali ma anche dei membri parafamiliari (ad es. un amico fraterno o una tata);

funzionali: insieme delle modalità con le quali il sistema ha gestito, nel corso del tempo, i singoli eventi del ciclo vitale, quali e quanti sono i nodi, gli eventi centrali, che hanno determinato importanti cambiamenti nell’esistenza dei singoli membri. Questa funzionalità si esplica attraverso le relazioni che intercorrono tra i vari membri della famiglia nel corso di diverse generazioni ed è evidenziabile mediante l’osservazione del ripetersi di certi comportamenti, definiti ridondanze, nel corso della storia familiare. L’osservazione delle ridondanze permette di risalire alle regole del sistema e mettere in evidenza gli elementi che inducono un cambiamento, sia che questo che confermi o modifichi l’omeostasi.

relazionali: importanza delle relazioni e non solo del legame di sangue;

evolutivi: rilettura della storia familiare attraverso una riappropriazione di elementi significativi e di una memoria storica, elementi che possono guidare l’individuo nell’elaborazione di un migliore progetto di vita per sé stesso.